L'amministratore ha l'obbligo di comunicare le rate da pagare contestualmente all'invio del preventivo annuale, ma solo una volta per tutta la durata dell'esercizio. Nella pratica, tuttavia, si riscontrano molti casi di mancati pagamenti: è bene sapere che chi vive in condominio non è legittimato a ritenere che in assenza di comunicazioni da parte dell'amministratore non vi siano costi da sostenere (luce scale, pulizie scale, ascensore, riscaldamento ecc...), quindi il mio consiglio è quello di contattare l'amminstratore chiedendo un aggiornamento sul proprio stato dei pagamenti per non ricevere solleciti o altre azioni che comportano dei costi aggiuntivi.
La riforma delle norme condominiali entrata in vigore nel 2013, non consente ai regolamenti di condominio di prevedere norme che possano vietare la detenzione degli animali domestici. Questo non significa, tuttavia, che non si debbano rispettare delle regole già esistenti che non riguardano necessariamente l'ambito condominiale, ma sono rivolte ai cittadini in senso più ampio. Il codice civile prevede delle norme esplicite rivolte a chi custodisce animali e quali siano le responsabilità ad esse connesse (art. 1768 e 2052). Inoltre sempre il codice civile (art. 844) fissa dei limiti per le azioni di disturbo poste in essere tra vicini. Il mio consiglio è quello di chiedere l'intervento dell'amministratore la prima volta, in caso di disturbo ripetuto ci si dovrà rivolgere all'autorità di pubblica sicurezza o ad uno studio legale.
No, non è corretto, a meno che nel cortile non siano tracciati dei posti auto scoperti ad uso esclusivo o ad uso condominiale. La presenza di posti auto in cortile deve essere prestabilita all'atto della costituzione del condominio oppure può essere decisa dall'assemblea (ma non per uso esclusivo a favore di un condomino) solo quando tali posti auto non rendano più scomodo l'uso del cortile da parte di tutti i condòmini. Chi parcheggia l'auto senza averne diritto utilizza un bene comune in spregio alla sua naturale destinazione d'uso e quindi si espone, qualora il regolamento di condominio lo preveda, a sanzioni che possano addirittura comportare la rimozione dell'auto. Il mio consiglio è di riferire all'amministratore con precisione le circostanze dei fatti avvenuti e i loro responsabili in modo che alla prima riunione si deciderà insieme quale tipo di provvedimento adottare. Questa fase è necessaria in quanto la sanzione non può essere comminata direttamente dall'amminstratore.
Non è sempre vero. Questi sistemi sono stati concepiti per suddividere le spese del riscaldamento centralizzato prevalentemente in base al consumo di ciascuna unità immobiliare (la quota cosiddetta "fissa" che viene divisa per millesimi rappresenta nella maggior parte dei casi una percentuale minima del consumo totale). Il consumo di ogni unità immobiliare a sua volta dipende dal comportamento del singolo utilizzatore. Quelli più parsimoniosi, ad esempio coloro che hanno l'accortezza di chiudere o, meglio, abbassare il riscaldamento durante la loro assenza, saranno certamente premiati; mentre coloro che non si cureranno di questo aspetto sicuramente non ne trarranno alcun beneficio o addirittura potrebbero veder aumentare la loro spesa annuale. Quello che consentono questi sistemi è il generare un risparmio nella spesa complessiva del fabbricato (tagliando gli sprechi e ottimizzando i consumi) e ciò non significa che ciascun condomino ottenga a prescindere una riduzione delle spese. Il mio consiglio è quello di informarsi il più possibile su quali siano le modalità di regolazione delle proprie termovalvole sulla base delle proprie abitudini di vita contattando un termotecnico di fiducia.
Sì, certamente. La legge prevede che chi risponde al condominio delle quote non versate è sempre il proprietario. Questo avviene perchè le obbligazioni che nascono dal possedere un immobile derivano dall'oggetto stesso e non dalla persona che lo possiede. In altre parole, per il fatto stesso di essere proprietari si è obbligati al pagamento delle spese pur non beneficiando personalmente del frutto di queste spese. Quello che obbliga l'inquilino al pagamento delle spese condominiali (di solito limitatamente a quella parte di spese che riguardano i servizi e i consumi condominiali) nasce invece dal contratto di locazione, il quale è un documento che non vede il condominio come parte in causa, bensì esclusivamente proprietario e inquilino. Il mio consiglio è di contattare almeno una volta all'anno l'amministratore (anche e soprattutto prima di restituire all'inquilino il deposito cauzionale), per controllare che non vi siano insoluti a suo carico.
Occorre contattare lo Studio telefonicamente o via e-mail per attivare le procedure di reset della password. Si riceverà una comunicazione con una password provvisoria che dovrà essere cambiata una volta effettutato l'accesso.
No, ma è consigliabile. Nessuna legge obbliga di fatto a dover anticipare somme per un condomino moroso, ma nella realtà dei fatti è inevitabile doverlo fare. Questo perchè in primo luogo nessun fornitore accetterebbe di erogare beni o servizi ad un condominio senza ricevere l'intero pagamento delle proprie prestazioni. La conseguenza sarebbe quella di condurre il condominio alla paralisi gestionale, soprattutto perchè in caso di mancati pagamenti per somme modeste nessun fornitore si attiverebbe in via giudiziaria per potere chiedere il pagamento del dovuto, ma preferirebbe semplicemente abbandonare il cliente. Il mio consiglio è di controllare gli elborati contabili condominiali verificando che non vi siano stati di morosità elevati e di chiedere almeno una volta all'anno che l'amministratore relazioni il condominio sull'andamento degli incassi e sul pagamento dei fornitori.
Il nostro Studio non effettua visite di cortesia, ma sopralluoghi tecnici per valutare lo stato di necessità ed eventuali interventi da porre in essere. Questo comporta che in assenza di un servizio di portineria ciascun condomino o inquilino ivi residente è tenuto d informare l'amministratore in caso di guasti, disservizi, o manutenzioni necessarie alle parti comuni. Sulla base delle informazioni ricevute si valuterà se effettuare una ricognizione sul posto direttamente da parte mia.